LITURGIA e PREGHIERA

 SEQUENZA del SS. CORPO e SANGUE di CRISTO

Ecce Panis Angelorum

(ultime 4 strofe di  Lauda Sion Salvatorem RNCL 361)

Ecce Panis Angelorum (spartito)

 

SEQUENZA di PENTECOSTE:

Veni Sancte Spiritus (RNCL 194)

Veni Sancte Spiritus (spartito)

 Vangelo per Ragazzi

in Cammino nel Giubileo della Misericordia

 

 

SEQUENZA di PASQUA:

Victimae Paschali Laudes (RNCL 195)

Victimae Paschali Laudes (spartito)

Canto alla COMUNIONE:

Con Te Gesu – Voce Principale e Basso

Con Te Gesu – 4 voci

 

  religious-slide13Celebrare la “Messa di prima Comunione” 

Nelle domeniche del Tempo pasquale, molte comunità parrocchiali celebrano le “Messe di prima Comunione”. Il Tempo pasquale, infatti, irradia la gioia della Risurrezione per la durata di cinquanta giorni e costituisce il momento più significativo per celebrare il culmine dell’Iniziazione Cristiana: l’Eucaristia. La prima comunione, inoltre, coinvolge le famiglie e i catechisti che hanno accompagnato il cammino formativo dei fanciulli, rappresentando, in questo modo, un evento che coinvolge tutti, a diverso titolo e grado. La rilevanza di questa celebrazione, richiede, dunque, una particolare cura pastorale affinché possa davvero costituire un’esperienza di festa: per i fanciulli, in primo luogo, i loro familiari, i catechisti, gli animatori liturgici, il presbitero e l’intera comunità cristiana. Tuttavia, può accadere che proprio i momenti più rilevanti della vita della comunità (tempi forti, feste, visita pastorale, ecc.) costituiscano occasioni di tensioni, conflitti, incomprensioni e a rappresentare una fatica, più che una gioia. A volte, le esigenze dei familiari contrastano con quelle del parroco, i catechisti impongono le proprie scelte rituali agli animatori liturgici o, al contrario, il coro e gli animatori della liturgia non si adattano alla particolare circostanza. Conflitti e incomprensioni che rischiano di distogliere dal cuore della celebrazione e a “rovinare la festa”! 
Desideriamo offrire qualche semplice suggerimento di carattere liturgico per meglio celebrare la Messa di Prima Comunione a partire dal punto di vista dei fanciulli, i veri protagonisti della celebrazione della prima comunione, spesso dimenticati e, di fatto, poco coinvolti, rischiando di essere  più gli oggetti  che i veri soggetti  della festa.

Allentiamo le tensioni. Gli adulti spesso litigano a causa dei fanciulli, al contrario, ciò che un bambino desidera è che la festa sia una occasione gioiosa per tutti. Suggeriamo, quindi, di evitare ogni conflittualità che possa turbare e preoccupare i bambini. Andrebbero custoditi, in modo particolare, i momenti iniziali della celebrazione, aiutando i fanciulli ad entrare nel rito con animo sereno, preparandoli con pochi, ma significativi istanti di silenzio, per allentare le tensioni e preoccupazioni.

Semplifichiamo.  Spesso le Messe di prima comunione sono eccessivamente complicate: il desiderio di abbellire la celebrazione il più delle volte si traduce in affanno, in un frenetico susseguirsi di prove, raccomandazioni, indicazioni. Il momento rituale, al contrario, pur essendo curato e festoso, dovrebbe essere per il fanciullo un momento sereno e familiare.

Festeggiamo. La celebrazione della Messa di prima comunione dovrebbe essere una celebrazione gioiosa, ma non caotica, partecipata, ma non per questo sfrenata. Un’attenzione particolare andrebbe riservata al canto e alla musica, linguaggi festosi per eccellenza, cercando di coinvolgere i fanciulli con canti semplici ma al tempo stesso adeguati alla celebrazione. Ad esempio, “iniziare” i fanciulli a cantare la Messa (acclamazioni, ritornelli), soprattutto la Preghiera Eucaristica (perché non adottare le Preghiere Eucaristiche dei fanciulli?) più che cantare nella Messa, è la via migliore per una vera partecipazione liturgica.

Evitare i protagonismi. Occorre evitare di spettacolarizzare i bambini, moderando e disciplinando la presenza di fotografi ed evitando di usare i momenti rituali della celebrazione per dare loro visibilità. I catechisti, infatti, dovrebbero aiutare i fanciulli a “guardare” l’azione rituale, più che ad essere guardati, custodendo, in particolare, i riti di Comunione da eccessivi protagonismi.
Per rendere questa celebrazione adeguata ai fanciulli e, al tempo stesso, partecipata da tutti, occorre che catechisti, animatori liturgici, genitori, parroco facciano lo sforzo di lavorare insieme. In questo modo, ciascuno, potrà apportare la propria specifica competenza e punto di vista, rendendo questo evento una vera esperienza comunitaria, nello stile semplice e gioioso della comunità pasquale.