La storia di Simone Biles, la ginnasta più forte di sempre: dall’orfanotrofio ai trionfi di Rio

La ginnasta Simone Biles cerca l’oro olimpico,

ma non perde la Messa

e la preghiera del Rosario !

Louise Uttley

Simone Biles si è imposta rapidamente come favorita nelle gare di ginnastica artistica delle Olimpiadi in svolgimento a Rio de Janeiro. I suoi esercizi sono quasi impeccabili, e chiunque si stupisce per la sua straordinaria abilità e il suo comportamento calmo, che si fa influenzare ben poco dalla pressione della competizione.

Come ci riesce?

Per rispondere a questa domanda, Us magazine ha chiesto di recente alla Biles di parlare di sé sperando di scoprire la formula segreta del suo successo. Se la maggior parte di quello che ha detto non si è rivelato una sorpresa, il giornalista ha visto cadere un rosario bianco.

“Mia madre Nellie mi ha preso un rosario in chiesa”, ha spiegato la Biles. “Non lo uso per pregare prima di una gara. Prego per conto mio, ma lo porto con me comunque”.

Beverly Hills, California: La ginnasta Simone Biles si rivolge ai media all'USOC Olympic Media Summit presso il The Beverly Hilton Hotel il 7 marzo a Beverly Hills, California (Stati Uniti). Todd Warshaw/Getty Images per USOC/AFP

Beverly Hills, California: La ginnasta Simone Biles si rivolge ai media all’USOC Olympic Media Summit presso il The Beverly Hilton Hotel il 7 marzo a Beverly Hills, California (Stati Uniti). Todd Warshaw/Getty Images per USOC/AFP

La fede è stata una delle poche costanti nella sua vita piuttosto difficile. La Biles è nata in Ohio da una madre che combatteva contro l’abuso di alcool e droghe e alla quale è stata portata via quando aveva tre anni. Un’operatrice sociale ha chiamato i suoi nonni in Texas, e loro si sono presi cura della nipotina, finendo per adottare lei e la sorella minore. “Abbiamo detto: ‘Mandateci le bambine’”, hanno detto i nonni. “Non volevano che venissero allevate da estranei”.

La Biles ora chiama i suoi nonni “mamma e papà”, e va a Messa con loro la domenica. Hanno influito molto sulla sua vita, e l’hanno sostenuta fin dall’inizio della sua carriera.

Quando aveva 6 anni, la Biles è stata introdotta alla ginnastica, e da allora non si è mai fermata.

I suoi genitori adottivi hanno notato il suo interesse e il suo talento sportivo, sottolineando in un’intervista rilasciata al Washington Post che “ha sempre amato saltare sui mobili di casa, al punto che la madre Nellie le ripeteva continuamente che il divano e le sedie non erano un parco giochi”.

Alle scuole medie Simone ha iniziato a concentrarsi totalmente sulla ginnastica, allenandosi almeno 32 ore a settimana. Questo l’ha costretta a dover decidere di studiare a casa, per avere la libertà di cui aveva bisogno. È stata una scelta che la madre ha lasciato a lei, dicendo “Qualsiasi cosa sceglierai ti sosterrò, ma devi prendere tu questa decisione. Non posso farlo io, perché rappresenta un grande cambiamento nella tua vita”.

San Jose, California: Simone Biles gareggia al corpo libero il secondo giorno delle selezioni olimpiche statunitensi al SAP Center il 10 luglio a San Jose, California. Ezra Shaw/Getty Images/AFP

San Jose, California: Simone Biles gareggia al corpo libero il secondo giorno delle selezioni olimpiche statunitensi al SAP Center il 10 luglio a San Jose, California. Ezra Shaw/Getty Images/AFP

Da quando si è dedicata completamente alla ginnastica, la Biles ha mietuto un successo dietro l’altro. Secondo il New York Post, “ha vinto gli ultimi quattro titoli statunitensi e gli ultimi tre all-around mondiali. Negli ultimi tre anni, la Biles ha vinto 14 medaglie dei campionati mondiali, 10 delle quali d’oro – due record. Non perde una competizione all-around dall’agosto 2013”.

Essere una stella della ginnastica non è stato semplice, ma la famiglia ha sempre sostenuto Simone.

“Servono molta dedizione e molti sacrifici, e come genitori abbiamo rinunciato a molto”, ha affermato la madre. “Le vacanze sono state cancellate. Le nostre vacanze consistevano nel viaggiare con Simone [per le gare]. È stato un sacrificio da parte nostra, ma lo facciamo perché è una cosa che nostra figlia ama e di cui è appassionata. Siamo disposti a continuare questo viaggio con lei”.

Nei giochi di Rio, la Biles vincerà probabilmente una medaglia, e la sua famiglia sarà lì a sostenerla. Con una solida base rappresentata da fede e famiglia, Simone ha tutto ciò di cui ha bisogno per vincere nello sport e nella vita.

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Philip Kosloski è marito e padre di cinque figli. Scrive su Aleteia e sul The Pope’s Worldwide Prayer Network (Apostolato della Preghiera), e ha un blog sul National Catholic Register.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

La giovanissima statunitense è la dominatrice incontrastata della ginnastica artistica mondiale: alle Olimpiadi proverà a vincere 5 medaglie d’oro (è già a 2). Non ha avuto un’infanzia felice: a 1 anno finisce in un orfanotrofio, e a 6 viene adottata dai nonni. A questa età scopre la ginnastica e spicca il volo.

Per molti è anche già superiore all’eterna Nadia Comaneci.